O morte, siediti e aspetta.
Prendi un bicchiere di vino e non trattare.
Una come te non tratta con nessuno,
uno come me non si oppone alla serva dell’invisibile.
Prendi fiato… forse sei spossata da questo giorno
di guerra astrale. Chi sono io perche tu mi faccia visita?
Hai tempo di esplorare il mio poema? No. Non è affar tuo.
Tu sei responsabile della parte d’argilla
dell’uomo, non delle sue opere o delle sue parole.
O morte, ti hanno sconfitta tutte le arti.
Ti hanno sconfitta i canti della Mesopotamia,
l’obelisco dell’Egizio, le tombe dei Faraoni,
le incisioni sulla pietra di un tempio ti hanno sconfitta,
hanno vinto, ed e sfuggita ai tuoi tranelli
l’eternità…
e allora fa’ di noi, fa’ di te cio che vuoi.
Mahmoud Darwish
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Alla ricerca delle tante risposte che assillano la mia mente, sono in cammino verso la guarigione emotiva, spirituale e fisica.
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Mi affascina la visione della morte seduta davanti ad
un bicchiere di vino (magari in una piccola stazione) che aspetta il prossimo passeggero.
E’ vero quello che dice il Poeta, nessuno… neanche la morte potrà
disfare “L’eternità” ,se non l’uomo stesso.
Bella davvero
Lieto giorno
Gina